lunedì 2 giugno 2014

Lunacy (Sílení, J. Svankmajer, 2005)

Confesso che non sapevo dell'attività registica di Svankmajer nei lungometraggi non di animazione. Questo Lunacy è davvero straordinario! Un film-saggio che pare riprendere ed ampliare il discorso Pasoliniano iniziato (e tragicamente terminato) con Salò. L'introduzione del regista è da film d'altri tempi, come in certo cinema pedagogico o documentaristico di tanti anni fa. Il film è strutturato in brevi capitoli, intervallati dalla "carne animata" di Svankmajer, che producono un potente effetto di straniamento. I riferimenti letterari sono a Poe, de Sade, Breton e, sebbene non esplicitamente, anche alla saggistica antipsichiatrica. Inutile dire che l'impatto visivo è doloroso e accecante. Le citazioni iconografiche sono abbondanti e la blasfemia incontrollata. Un film lussuoso e amorale, colto, disturbante. Avanguardista.

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